Piccolo Museo privato a Pescarzo

 

"I Camuni"

Grazie all'amore della signora Agnese Damisella in Angeli per le cose antiche, da anni a Pescarzo, si raccoglie quello che altri butterebbero via, perchè considerate soltanto "cose" vecchie. Ne è nato così un piccolo Museo etnografico che conta almeno 200 pezzi di autentico antiquariato locale camuno. Piccoli oggetti di uso quotidiano che la signora Agnese colleziona, da anni, con amore; attrezzi di lavoro agricolo,  finimenti per cavalli, giochi per bambini e molto altro. Tutto questo materiale viene raccolto con amore da moltissimi anni per conservare la memoria di una civiltà contadina che corre oggi il serio pericolo di essere dimentica. La signora Agnese, oltre a raccogliere e a restaurare i pezzi ritrovati, sta preparando le schede di come si usavano e come si chiamavano in dialetto, di quale legno fossero formati i singoli pezzi. Un lavoro meritevole di essere conosciuto ed apprezzato.

I pezzi sono collezionati e offerti in visione gatuitamente per l'utente del bed&breakfast «i Camuni» via San Rocco, n 7, Pescarzo. Alcuni sono raccolti in casa ed altri nel piccolo locale "Museo" annesso al bed&breakfast e situato nel cortile della proprietà Angeli.

 

 

il tempo si è fermato a Pescarzo; anche il visitatore più distratto si accorge che il tempo trascorre più lento nella casa che vede i ricordi di antiche macchine rimessi a nuovo e a volte perfettamente funzionanti.

a sinistra: una antica sveglia

a destra: la piccola casetta che raccoglie la maggior parte dei reperti.

    
 a sinistra: un macinino  per il caffé

 

a destra: un carro

    
 la signora Agnese Damisella in Angeli, da anni, si  dedica con grande amore a raccogliere gli oggetti del lavoro contadino. Un tributo alla memoria e alla identità di un paese come Pescarzo.

 

a destra: mazzi di chiavi antiche lavorate a mano

    
 a sinistra: macchina da cucire

 

a destra: scaldino per letto. Dentro lo scaldino veniva posto un recipiente di ferro a volte il ferro da stiro con dentro la brace del camino. Prima di andare a dormire questo metodo consentiva di rendere meno gelati i letti. Infatti le camere da letto non erano riscaldate

    
 bagno fine  Novecento. Il metodo per lavarsi in casa consisteva in una bacinella smaltata di bianco dentro la quale veniva posta dell'acqua calda. Sopra alla bacinella uno specchio regolabile consentiva di farsi la barba. La struttura in ferro aveva un piano di appoggio per il sapone e per sorreggere l'asciugamano. L'acqua sporca veniva versata nel catino.

 a destra: mestoli e secchi per l'acqua che non essendo corrente doveva essere raccolta alla fontana

    
musei da visitare

  Ossimo, ingresso al museo